Ref. Ares(2021)7938574 - 22/12/2021
COV(21)2290:2 -
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Bruxelles, 19 aprile 2021
IMPATTO DELLA COVID-19 SUI SETTORI AGRICOLO,
FORESTALE E DELLA PESCA
VALUTAZIONE DEL COPA E DELLA COGECA
Febbraio 2021 - aprile 2021
Questa nota fornisce un aggiornamento relativo alla valutazione COV(21)770 del Copa e della
Cogeca. Per ulteriori informazioni, La invitiamo a consultare le valutazioni precedenti del Copa e
della Cogeca. Questo documento è una raccolta non esaustiva dei contributi delle organizzazioni
membri nazionali ricevuti dal Copa e dalla Cogeca.
Introduzione
In generale, sebbene la situazione del mercato sia stabile, rimane estremamente fragile e incerta.
La chiusura di molti canali di vendita continua a esercitare un'enorme pressione su vari settori
(vedasi la relazione sottostante). Inoltre, il settore agroalimentare si sta ancora adattando
all'aumento dei costi di esportazione dovuto alla Brexit.
Nonostante le incertezze, numerosi economisti prevedono alcuni sviluppi positivi per il secondo
e terzo trimestre grazie alla distribuzione dei vaccini nell'UE e al potenziale allentamento di
alcune restrizioni. Tuttavia, madre natura ci ha ricordato che l'agricoltura è molto esposta a
fattori esterni che sfuggono al controllo degli agricoltori. Le recenti ondate di gelo hanno causato
danni considerevoli a molte aziende agricole in tutta Europa. Sebbene sia troppo presto per
quantificare i danni, molti agricoltori prevedono un raccolto storicamente basso. Anche se non
tutte le regioni o i settori in Europa sono stati colpiti nella stessa misura, questa situazione
dinamica continua a evolversi al momento della stesura del presente documento. La situazione
verrà analizzata dal Praesidium del Copa-Cogeca che si terrà il 22 e 23 aprile.
Inoltre, la sospensione dei dazi relativi alle controversie commerciali ha fornito un certo sollievo
ad alcuni prodotti agroalimentari (principalmente vino, prodotti lattiero-caseari, ecc.). Per il
Copa e la Cogeca si tratta di una mossa molto importante per i settori agricoli europeo e
statunitense. Gli agricoltori europei e le loro cooperative esortano entrambe le parti ad usare
questi quattro mesi per trovare una soluzione permanente, evitando di far pagare agli agricoltori
un prezzo troppo alto per una disputa nella quale non sono coinvolti. Le frizioni commerciali
legate al caso Airbus-Boeing non sono le uniche fra i due partner commerciali ad avere un
impatto sul settore agricolo. Tensioni simili potrebbero presentarsi anche nell'ambito della
tassazione del digitale. In aggiunta, i produttori di olive nere spagnoli devono ancora farsi carico
di un dazio all'importazione del 35%, a causa di una decisione presa dall'amministrazione
americana nel 2018.
Inoltre, le ultime statistiche commerciali hanno confermato che nel 2020 il valore delle
esportazioni agroalimentari dell'UE è salito a 184,3 miliardi di euro (una crescita dell'1,4%
rispetto al 2019). Ancora una volta, il settore agricolo dimostra la propria resilienza. I prodotti
agroalimentari dell'UE sono riconosciuti per la loro qualità e sostenibilità, nonché per gli elevati
standard in termini di sicurezza alimentare, ambiente, salute delle piante, salute e benessere
degli animali. Il settore agroalimentare europeo non solo garantisce la sicurezza alimentare
comunitaria, ma rappresenta anche un motore dell'economia europea che contribuisce con
Copa - Cogeca | European Farmers European Agri-Cooperatives
61, Rue de Trèves | B - 1040 Bruxelles | www.copa-cogeca.eu
EU Transparency Register Number | Copa 44856881231–49 | Cogeca 09586631237–74
un'eccedenza di 62 miliardi di euro alla bilancia commerciale dell'UE. Quanti settori possono
contribuire alla protezione dell'ambiente e, nel contempo, creare occupazione e crescita nelle
zone rurali?
Analisi settoriale:
Vino
La recente ondata di gelate del 6-8 aprile ha causato danni considerevoli alle viti, con Francia e
Italia tra i paesi colpiti più duramente. In alcune regioni la situazione è grave poiché tutto è stato
distrutto, comprese le nuove gemme. Nonostante sia troppo presto per quantificare i danni, i
viticoltori francesi si aspettano un raccolto storicamente basso e i viticoltori toscani temono che
le perdite possano rappresentare fino al 50% dei nuovi impianti. In base alle attuali stime, in
Francia è andato perso il 30% del raccolto, il che equivale a una perdita di 2 miliardi di euro
nella sola fase di produzione, ovvero senza tenere conto del valore dei vini in base a
imbottigliamento, denominazioni o esportazioni (la perdita reale potrebbe quindi essere di tre
volte superiore). Sebbene altri paesi dell'UE non siano ancora stati interessati dal gelo, si
prevede che i fenomeni di siccità (ad esempio in Spagna) si traducano in una produzione
inferiore.
La chiusura del settore HoReCa e il crollo dell'agriturismo hanno aggravato ulteriormente la
situazione, riducendo la domanda di vini europei di segmento più elevato e aumentando quella
di vini importati più economici. Inoltre, il consumo di vino ha subito una notevole riduzione e le
esportazioni sono diminuite, sia in termini di valore che di volume, il che ha condotto a un
aumento esponenziale degli stock, che esercita un impatto negativo sul mercato. In questo
contesto precario, i viticoltori hanno perso una quota sostanziale delle loro vendite dirette nelle
cantine. Le vendite al dettaglio e la recente sospensione dei dazi statunitensi non hanno ancora
compensato le perdite.
Il settore vitivinicolo europeo necessita di un bilancio straordinario, che equivalga al bilancio
annuale dei programmi nazionali di sostegno per il settore vitivinicolo e sia sovvenzionato al di
fuori della PAC, oltre a strumenti di gestione della crisi per un altro anno. Inoltre, affinché i
viticoltori riescano a far fronte alla pletora di sfide e siano in grado di pianificare in anticipo, è
fondamentale che venga estesa la validità delle autorizzazioni per l'impianto e il reimpianto per
le viti in scadenza nell'anno 2021 .
Riso
Sebbene la recente carenza di container possa aver leggermente ridotto le importazioni, la
situazione del mercato rimane fragile. L'impatto cumulativo dell'accordo commerciale è stato
riconosciuto all'interno della relazione della Commissione (che presenta sia per lo scenario
conservativo che per quello ambizioso un aumento delle importazioni compreso tra il 2,7% e il
3,9% entro il 2030). Pertanto, il Copa-Cogeca ha chiesto alla Commissione di estendere le
misure di salvaguardia sul riso proveniente dalla Cambogia e dal Myanmar oltre la data di
scadenza e di applicarle anche alla Japonica. In aggiunta, sosteniamo l'azione dell'UE volta a
rivalutare lo status del Myanmar in qualità di nostro stretto partner commerciale, visti i recenti,
sfortunati sviluppi politici nel paese. Il Copa-Cogeca ritiene che la Commissione possa spingersi
oltre e che le preferenze commerciali sul riso debbano essere ritirate fino a un miglioramento
della situazione.
Miele
Il freddo ha condizionato lo sviluppo delle colonie di api (la deposizione delle larve sarà ritardata
di almeno tre settimane). In Italia, Ungheria, Romania e Francia si prevede una produzione di
miele di acacia molto bassa, se non quasi inesistente.
Carni suine
La peste suina africana continua a diffondersi a livello internazionale tra i cinghiali selvatici e i
suini domestici, esercitando pressioni sul mercato dell'UE. Sebbene alcune regioni europee
stiano potenziando la gestione delle popolazioni di cinghiali, resta ancora molto da fare. La
situazione del mercato comune europeo si sta riprendendo, grazie agli sviluppi del commercio
internazionale e soprattutto alla domanda estremamente elevata proveniente dalla Cina. I prezzi
al di fuori dell'Europa (Cina, USA) registrano un livello molto elevato e le prospettive sembrano
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molto positive. Attualmente, i prezzi stanno finalmente compensando i costi, ma a causa
dell'aumento dei prezzi dei fattori di produzione non sono ancora sostenibili sul lungo termine.
Uova e pollame
Il settore si sta lentamente riprendendo dall'influenza aviaria, tuttavia, questa settimana, le
autorità veterinarie hanno segnalato alcuni importanti focolai. In generale, il numero di casi
sembra diminuire e i paesi stanno già revocando gli obblighi di stabulazione. Diversi mesi fa, il
settore delle uova ha affrontato problematiche serie in alcuni Stati membri, causate
principalmente dalla chiusura del settore dei servizi di ristorazione e dalla mancanza di turismo.
La situazione ha subito un leggero miglioramento grazie all'elevata domanda durante il periodo
pasquale, ma i problemi potrebbero ripresentarsi nelle prossime settimane.
Fiori e piante ornamentali
Nel settore dei fiori e delle piante ornamentali la situazione varia considerevolmente da paese a
paese. In alcuni Stati membri, le vendite di tutti i prodotti sono in aumento, in altri, all'inizio
dell'anno, il reddito è stato inferiore al livello dell'anno scorso, soprattutto a causa delle
chiusure, del gelo e del freddo. In alcuni Stati membri, il vento, la grandine e il gelo di inizio
aprile hanno inoltre causato danni considerevoli ai fiori estivi. Sebbene i produttori abbiano
cercato di evitare i danni da gelo attraverso l'irrigazione delle colture, spesso manca loro
un'attrezzatura appropriata alle esigenze specifiche delle piante. È necessario garantire
l'apertura dei centri di giardinaggio nelle prossime settimane, poiché la primavera è il periodo
più importante dell'anno. Deve essere evidenziata la rilevanza del settore per il benessere della
popolazione.
Prodotti lattiero-caseari
La raccolta di latte vaccino nell'UE è leggermente diminuita a gennaio 2021 rispetto al 2020 e
ciò si traduce in un calo della produzione per la maggior parte dei prodotti lattiero-caseari: latte
scremato in polvere (-5,6%), burro (-3,9%), latte fermentato (-3,7%) e formaggio (-1%), fatto
salvo per il latte intero in polvere (+5%) e il latte alimentare (+0.1%). È stato riportato un prezzo
medio europeo del latte al produttore inferiore dello 0,9% rispetto a un anno fa, ma superiore
del 2,9% se paragonato alla media degli ultimi 5 anni. I prezzi medi europei dei prodotti lattiero-
caseari, in particolare i prezzi di latte scremato in polvere, latte intero in polvere, burro e
lattosiero in polvere (livello più alto dal 2017), sono aumentati incessantemente dall'inizio
dell'anno. Tra i principali fattori trainanti che condizioneranno il mercato figurano l'aumento
dei prezzi di petrolio e mangimi, l'incertezza dovuta alla COVID-19 e i negoziati tra UE e Regno
Unito.
Carni bovine
L'impatto della COVID-19 è stato evidente per la carne di vitello e i tagli di alto valore,
considerato che la chiusura del canale HoReCa ha condizionato negativamente tagli e prodotti
che vengono consumati soprattutto nei ristoranti. In media, la produzione europea è diminuita
dal 2020, soprattutto per quanto riguarda l'allevamento di vitelli. Rispetto all'anno precedente,
sono aumentati i prezzi di tutti i prodotti, a eccezione ancora una volta dei vitelli, sebbene nelle
ultime settimane si sia constatata una loro evoluzione positiva (probabilmente dovuta alla
produzione inferiore). In merito al commercio, l'UE ha importato più carne bovina nel 2020
rispetto all'anno precedente (308.000 tonnellate nel 2020 a fronte di 248.000 tonnellate nel
2019).
Carni ovine
I prezzi degli agnelli sia leggeri che pesanti sono in aumento, sia rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente che nel corso delle ultime settimane. La produzione è scesa dell'1,8% tra il
2019 e il 2020. Sebbene le esportazioni dell'UE abbiano visto una riduzione dell'1%, le
importazioni sono diminuite di un terzo, a causa della temporanea riduzione dei flussi
provenienti da Nuova Zelanda e Australia. Questa situazione eccezionale dovrebbe essere
temporanea.
Olio d'oliva e olive da tavola
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La situazione del mercato per il settore delle olive da tavola e dell'olio d'oliva è stata abbastanza
stabile e i segnali di ripresa sono già evidenti. La produzione di olio d'oliva nel 2020-2021
dovrebbe aumentare del 10% rispetto all'anno precedente, mentre i prezzi dell'UE sono in
costante aumento, nonostante siano ancora al di sotto della media quinquennale. Secondo le
prospettive a breve termine per i mercati agricoli della Commissione, il consumo europeo è in
crescita e le esportazioni rimangono stabili, mentre le importazioni e le scorte dell'UE
potrebbero subire una riduzione. A ciò hanno contribuito la recente sospensione dei dazi
statunitensi e un calo significativo della produzione nei paesi terzi, in particolare in Tunisia e
Turchia
Bevande spiritose
La situazione del mercato per il settore delle bevande spiritose varia notevolmente da paese a
paese. Sebbene in alcuni Stati membri il mercato sia abbastanza stabile con il consumo
domestico in aumento, in altri la COVID-19 ha causato una significativa riduzione della
produzione e delle vendite sia per i prodotti di alta gamma che per quelli standard. Anche le
esportazioni e le importazioni sono diminuite. I produttori piccoli e medi sono stati colpiti
duramente dalla chiusura del settore dell'HoReCa.
Agricoltura biologica
Non sono state segnalate turbative di mercato, ad eccezione di una carenza complessiva di
mangimi biologici dovuta agli sviluppi commerciali. Il 25 marzo 2021, la Commissione ha
presentato il proprio piano d'azione per l'agricoltura biologica in cui sono state evidenziate 23
azioni per raggiungere l'obiettivo di almeno il 25% dei terreni destinati all'agricoltura biologica
nell'UE. Il Copa-Cogeca ha accolto con favore l'orientamento al mercato del piano d'azione e la
Segreteria sta preparando una reazione dettagliata assieme al gruppo di lavoro "Agricoltura
biologica".
Ortofrutticoli
I consumatori nell'UE hanno aumentato i loro consumi, specialmente di agrumi, uva, mele,
pomodori e pomodori preparati a causa della situazione sanitaria e della COVID-19. Si è
registrato un maggiore aumento delle importazioni, principalmente di agrumi e pomodori
freschi, rispetto alle esportazioni che rimangono stabili. I prezzi delle mele sono a livelli record,
tranne che in Polonia Nel corso della stagione invernale, i prezzi dei pomodori sono scesi. Gli
ortaggi freschi, quali gli asparagi, i carciofi e le lattughe risentono della chiusura dell'HoReCa.
L'accesso alla manodopera proveniente soprattutto da paesi al di fuori dell'UE, i costi in rialzo
per le esportazioni (accesso ai container) e i costi di produzione più elevati rimangono un
problema in alcune regioni. Marmellate, succhi, ciliegie e agrumi sono i maggiori beneficiari
della sospensione dei dazi di ritorsione UE-USA. Il rinvio dell'obbligo di certificazione
fitosanitaria da aprile 2021 a gennaio 2022 e dei controlli fisici da luglio 2021 a marzo 2022 per
la maggior parte dei prodotti freschi che entrano nel Regno Unito è accolto con favore. In questa
fase, è difficile, se non impossibile, misurare con precisione l'impatto dell'ondata di gelo a livello
europeo. Dopo settimane di condizioni meteorologiche miti, diverse regioni in Europa sono state
colpite da un'ondata di freddo eccezionale che ha arrestato la fioritura e gravemente minacciato
la produzione di frutta, mentre altre regioni hanno finora attraversano condizioni climatiche
normali, sebbene sia presente il rischio di gelate fino a metà maggio (Belgio, Paesi Bassi,
Germania settentrionale, Svezia, Polonia). Diverse decine di migliaia di ettari di frutteti per la
produzione di pesche, nettarine, albicocche, mandorle, noci, prugne, ciliegie, kiwi, pere e mele
sono danneggiati a causa delle gelate in Francia, Italia, Spegna, Germania meridionale, Austria,
Slovenia, Repubblica Ceca e Grecia. Le piantine precoci (barbabietole rosse, carote, piselli)
hanno subito meno danni rispetto agli alberi da frutto. Il freddo esercita un impatto negativo sul
consumo dei prodotti ortofrutticoli. L'intera catena di approvvigionamento risente delle
eccezionali condizioni climatiche. In alcune regioni e segmenti di mercato, oltre che dalle
condizioni climatiche estreme, il settore è afflitto dalle conseguenze di nuovi organismi nocivi e
dalla pandemia di COVID-19.
Patate
La domanda per alcuni segmenti di mercato è scesa a seguito della chiusura dell'HoReCa,
l'attività dell'industria non è migliorata. I prezzi del mercato a pronti rimangono stabili intorno
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ai 50-60 €/t a seconda della varietà. I coltivatori dovranno gestire le eccedenze anche per le
patate biologiche. I tuberi seme non sono coperti da un accordo di equivalenza tra l'UE e il
Regno Unito.
Cereali
I cereali europei sono competitivi nei mercati globali, date le imposte sulle esportazioni fissate
dalla Russia sul frumento, sul granoturco e sull'orzo. Tuttavia, i prezzi sono diminuiti dall'inizio
di marzo, in modo più drastico per il frumento che per il granoturco. Si prevede una riduzione
delle scorte finali dell'UE per questa campagna di commercializzazione. Le previsioni iniziali di
produzione di cereali dovrebbero essere superiori alla media troncata quinquennale per la
campagna di commercializzazione 2021/2022 viste le condizioni meteorologiche favorevoli. Si
prevede una maggiore volatilità dei prezzi qualora si presentino condizioni meteorologiche
estreme o che ritardino i prossimi raccolti. I recenti casi di danni dovuti al gelo sono localizzati
in alcune regioni e, in questa fase, è difficile, se non impossibile, misurare con precisione
l'impatto delle gelate a livello europeo. Il frumento duro e l'orzo invernale dovrebbero essere più
suscettibili del frumento autunnale. Il prezzo dei fertilizzanti, principalmente UAN, AN, CAN,
Urea, ha registrato una tendenza al rialzo da maggio 2020. Il settore dei foraggi essiccati
incontra difficoltà nell'esportazione di foraggi essiccati sui mercati internazionali a causa della
carenza di container e dei costi di trasporto più elevati. La semina delle colture primaverili è
ritardata in diverse regioni.
Semi oleosi
Il settore è fortemente condizionato dall'aumento dei prezzi del petrolio, dalla domanda
dinamica di olio di palma, dalla mancanza di manodopera e dall'introduzione di un'imposta
sulle esportazioni in Malesia, dalle imposte sulle importazioni più basse in India per proteggere
il mercato interno dall'aumento dei prezzi e dall'incertezza relativa alle esportazioni di soia
dall'Argentina, nonché dal fatto che i prezzi per i semi oleosi hanno constatato una tendenza al
rialzo. Tuttavia, la recente mossa sul tasso di cambio euro/dollaro indebolisce la competitività
dei semi oleosi europei. Si prevede una riduzione delle scorte finali dell'UE per l'attuale
campagna di commercializzazione. Gli allettanti prezzi ai produttori conducono a un'espansione
della superficie di coltivazione e tutelano quindi l'approvvigionamento di materie prime presso i
frantoi europei. In questa fase, è difficile, se non impossibile, misurare con precisione l'impatto
delle recenti gelate a livello europeo. La fioritura della colza dura diverse settimane.
Zucchero/etanolo
Ci sono grandi incertezze. La minore domanda di carburanti liquidi e il tasso di cambio real
brasiliano/dollaro non stimolano la ripresa del mercato mondiale dello zucchero. Tuttavia, le
scorte finali mondiali a settembre 2021 dovrebbero attestarsi al livello più basso dal 2017. I
prezzi dello zucchero dei mercati europei stanno rimanendo indietro. Le attuali scorte di
zucchero sono inferiori al livello del 2019/2020. Diverse decine di migliaia di ettari devono
essere riseminati, soprattutto in Francia (35.000 ha), Germania meridionale (5.000 ha),
Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia a causa delle gelate di aprile.
Acquacoltura e pesca
Sebbene il mercato sia stabile, il settore risente ancora della chiusura dell'HoReCa. È stato
riportato un aumento del costo dei fattori di produzione (principalmente mangimi) e delle
importazioni.
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